Altri personaggi
Il Passaggio per Ywerddon
- Ametista Torregiani
- Finn Bheara
- Ùna
- Ahriman

Ametista Torregiani, detta Zia Amy, è la zia di Serena, Afferma di essere una wiccan ma nasconde un segreto. È un tipo solare, sempre molto attiva. Parla molto ma sa anche ascoltare e non dice mai nulla per caso. A volte questo la rende misteriosa anche se sembra che nessuno se ne accorga. Quando Serena era piccola, le raccontava sempre favole tratte dai miti celtici, soprattutto riguardanti l’Irlanda.
Vedova — il marito è morto di cancro ai polmoni per i troppi sigari — è difficile dire quanti anni abbia, dato che da una parte sembra più vecchia dei suoi 45 anni, avendo già i capelli bianchi, dall’altra ha un modo di fare e un’apparenza terribilmente giovanile tanto che le si potrebbero dare anche solo trent’anni.
Zia Amy è appassionata di tutto ciò che è magia, astrologia e via dicendo. Ama moltissimo cucinare, soprattutto torte e biscotti, e conosce moltissime ricette. Possiede un mazzo di tarocchi molto antichi. Ama molto i libri e i racconti. La sua vera passione però è anche il suo lavoro, ovvero fare l’erborista.
Finn Bheara, o Finnvarra, è il re del Piccolo Popolo. Una volta era un essere umano, ma poi fu rapito dalle fate, che lo scambiarono con uno di loro, un changeling. Sebbene il suo aspetto sembri quasi caricaturale, con il suo corpo tozzo e tondo e la testa piccola, non va affatto sottovalutato. È una creatura molto potente e soprattutto è la “memoria” del suo popolo, ovvero colui che raccoglie in sé tutta la storia passata della sua gente. Le fate, infatti, vivono soprattutto nel presente e, senza la guida del loro re, sarebbero del tutto inconsapevoli della loro storia e questo farebbe loro correre il rischio di ripetere errori passati e fidarsi di vecchi nemici.
Egli è anche il custode dei quattro doni che i Tuatha Dé Danaan lasciarono in eredità ai Daoine Sidhe prima di ritirarsi a Tír na nÓg: la Spada di Nuada, la Lancia di Lugh, il Calderone di Dagda e la Pietra di Fáil. Con essi egli affronta i Popoli delle Rocce scatenati da Ahriman, l'Oscuro che vuole ricongiungere Kaja ed Ywerddon.
Úna, o Oona, è una fata, una creatura fatta di sogno e magia, ed è la regina del Piccolo Popolo. Alta, sottile, quasi eterea, vive del piacere di esistere, senza il quale sarebbe solo vento e polvere di stelle. Come tutte le fate è una creatura amorale, ovvero non possiede un'etica come quella umana, ma vive secondo criteri di difficile comprensione al genere umano. Tuttavia è anche un essere molto potente, la cui essenza magica le dona un aspetto ora di una fanciulla virginale, ora di una donna esperta e matura.
Sebbene sembri essere dotata di eterna giovinezza, la vera immortalità è nell'anima, e questa è prerogativa solo degli esseri umani: le fate, infatti, non hanno un'anima immortale, sebbene apparentemente sembrino tali.
Úna è anche una Daoine Sidhe, una discendente dei Tuatha Dé Danann, e quindi una temibile guerriera, che non esita ad indossare l'armatura e impugnare le armi quando si tratta di difendere il suo popolo dai nemici che lo minacciano.
Ahriman è un Oscuro, un essere che ha rinunciato alla sua essenza di Antico per il potere dato dal Male. Quando le Cinque Case decisero di separare per sempre Ywerddon da Kaja, lui si oppose, anche perché un incantesimo così potente richiedeva il sacrificio dei capi di ognuna delle Case, inclusi lui e la sua sposa, Sekhmet. Quando si rese conto che l'incantesimo sarebbe stato lanciato lo stesso, scappò, mentre Sekhmet accettò di sacrificarsi.
Ahriman non perdonò mai le altre Case per aver ucciso la sua sposa e ritenne gli umani responsabili della morte della sua amata, dato che era stato a causa loro che esse avevano deciso di separare i due mondi. Il suo desiderio di vendetta lo porterà a tentare la riunificazione dei due mondi e la riconquista di una Terra sulla quale la magia torni a scorrere abbondante come in passato.